Kt. Graubünden: Calancastraße bleibt weiterhin gesperrt – zimmergroße Felsbrocken / La strada della Calanca rimane ancora
Gemäss der heutigen Beurteilung durch den zugezogenen Geologen und die Fachleute des Tiefbauamtes muß davon ausgegangen werden, dasß die Calancastraße voraussichtlich erst in einer Woche, also frühestens am Mittwoch, dem 20. Februar, wieder für den Verkehr geöffnet werden kann.
Die am letzten Samstag angelaufenen Räumungsarbeiten sind aufgrund der großblockigen, instabil gelagerten Felsmassen äußerst aufwendig und für die Arbeiter sehr gefährlich, berichten Kantonspolizei und Tiefbauamat weiter.
Nach dem Absturz befinden sich in der Ausbruchstelle rund 20 m über der Calancastraße noch weitere instabile Felspartien.
Diese werden als erstes weggesprengt, um das Risiko für die Räummannschaft möglichst klein zu halten. Für das schonende Sprengen müssen in die teilweise zimmergroßen Blöcke auf der Wendeplatte der Calancastrasße metertiefe Löcher für den Sprengstoff gebohrt werden, was sehr zeitaufwendig ist.
Der Felsschutt wird auf eine Materialdeponie im Talboden abtransportiert.
Die Calancastraße ist im Bereich des Felssturzes während der Räumungsarbeiten weiterhin durch größere Blockschläge gefährdet und muß daher aus Sicherheitsgründen geschlossen bleiben.
Die Sprengarbeiten, der Abtransport der noch rund 4'000 Kubikmeter Felsschutt sowie die Instandsetzung der Straße beanspruchen noch mindestens sechs Arbeitstage, so daß die Calancastraße voraussichtlich frühestens am nächsten Mittwoch, 20.02.2008, wieder geöffnet werden kann.
Am 08.02.2008 um 17.00 Uhr verschüttete oberhalb von Grono ein Felssturz mit teilweise zimmergroßen Blöcken die kantonale Verbindungsstraße ins Calancatal. Zk.. 5'000 m3 Gneismassen stürzten kollapsartig auf die zweite Wendekehre.
Die ergebnislose Untersuchung des Schuttkegels mit Suchhunden hat gezeigt, dass glücklicherweise keine Menschen oder Fahrzeuge zu Schaden gekommen sind.
Tenor valutazione odierna dei geologi e degli esperti dell'Ufficio tecnico, chiamati a giudicare la situazione, è da prevedere che la strada della Calanca potrà essere riaperta al traffico non prima di mercoledì prossimo, 20 febbraio. I lavori di sgombero iniziati sabato scorso, sono molto complessi e a causa dei blocchi di roccia instabile, molto dispendiosi e pericolosi per i lavoratori.
Dopo la caduta della roccia, nella zona di stacco ca. 20 m sopra la strada della Calanca, vi sono ancora delle parti di roccia instabili. Queste vengono fatte brillare per prime, così da ridurre al minimo il rischio per gli addetti allo sgombero. Per minare i grossi massi, in modo da non causare danni, vanno preparati dei fori profondi diversi metri per le cariche d'esplosivo, ciò richiede molto tempo.
Il materiale sciolto viene caricato e trasportato a valle per essere depositato. La strada della Calanca nella zona della caduta della roccia rimane anche durante i lavori di sgombero sotto pericolo e pertanto, per motivi di sicurezza, resta chiusa al traffico. I lavori di minamento e trasporto dei ca. 4'000 m3 di materiale come pure i lavori di sistemazione della strada, richiedono ancora al minimo 6 giorni di lavoro, così che la strada della Calanca potrà essere riaperta al traffico, presumibilmente, non prima di mercoledì prossimo, 20 febbraio.
L'08.02.2008 alle ore 17.00 una caduta di roccia con enormi massi sopra Grono ha bloccato la strada cantonale di collegamento alla Valle Calanca. I ca. 5000 m3 di gneiss sono collassati sul secondo tornante della strada. La ricerca nel cono del materiale franato ha fortunatamente permesso di escludere che persone o veicoli abbiano subito danni. Quelle: Ufficio tecnico dei Grigioni